Bearzi di Udine e professioni del futuro nel settore elettrico
Dall’automazione industriale nell’industria 4.0 alla transizione ecologica con le energie rinnovabili e la gestione automatizzata degli ambienti.
Se oggi pensiamo quali potrebbero essere le professioni del futuro nell’ambito del settore elettrico non possiamo fare a meno di menzionare parole come Industria 4.0, automazione industriale, domotica, meccatronica e transizione ecologica. Al giorno d’oggi quasi ogni dispositivo è in qualche modo legato al mondo elettrico ed elettronico e la richiesta di personale qualificato in questo contesto è di conseguenza in crescita.
Alla luce di tali considerazioni è bene iniziare a spogliarsi dell’anacronistica immagine dell’elettricista per poterne cogliere le sfumature, le reali potenzialità, ma soprattutto la complessità che tale figura richiede a livello di competenze.
Sulla formazione di queste figure professionali si concentra l’attenzione del CFP Bearzi di Udine.
Il Prof Edoardo Berini, insegnante di elettrotecnica e laboratorio, nelle sue osservazioni riguardo l’automazione industriale e la domotica ha dato un’immagine ben precisa di quello che potrebbe essere l’ambiente in cui gli studenti andranno ad operare.
“Per quanto riguarda l’automazione industriale la tendenza del rinnovamento dei processi produttivi passerà attraverso un loro miglioramento ripensato per quella che viene chiamata industria 4.0. Questo aggiornamento consentirà alle macchine operatrici di autoregolarsi e di scambiare informazioni con il resto dello stabilimento, consentendo di ottimizzare il processo produttivo completo e non solo le singole fasi dello stesso come succedeva in precedenza.” “La Regione Friuli Venezia Giulia – continua Berini – ospita molte aziende che si dedicano alla progettazione, alla produzione e all’assemblaggio di macchine automatizzate per l’industria nei settori più vari. Questo rinnovamento prevede inevitabilmente un incremento delle richieste di personale qualificato.
“La domotica, dal canto suo, sta avendo una spinta derivante dalla transizione ecologica e dai conseguenti bonus edilizi che contemplano, oltre agli impianti di gestione evoluta degli edifici sia in termini funzionali che in termini di risparmio energetico, anche l’installazione di impianti tecnologici come quelli di videocitofonia, videosorveglianza, antintrusione e generazione dell’energia da impianti fotovoltaici. Il tutto sia in ambito residenziale che terziario”.
IL METODO DIDATTCO
Il metodo didattico proposto insegna agli studenti non solo a comprendere il funzionamento degli impianti, ma altresì di costruirli fisicamente con il supporto dei laboratori dotati delle diverse componenti elettromeccaniche, elettroniche ed informatiche necessarie.
Filosofia che da sempre caratterizza il metodo didattico del CFP Bearzi è che ogni studente abbia a disposizione tutta la dotazione tecnica necessaria per le proprie esercitazioni. Ciò per consentirgli di realizzarle in completa autonomia.
Che si tratti di installazione di impianti elettrici civili e industriali o di installazione di impianti di automazione industriale, lo scopo è quello di abituare gli studenti ad avere una visione d’insieme del processo, partendo da un’analisi accurata dello stesso in relazione alle richieste di un committente. In seguito, nelle esercitazioni più complesse, queste informazioni verranno convertite in un programma informatico che ne simuli l’effettiva corrispondenza, per essere poi trasferite fisicamente su di una macchina operatrice presente in aula che ne dimostri l’efficacia.
LABORATORI INNOVATIVI AUTOCOSTRUITI
Punta di diamante del percorso CFP del settore elettrico sono i laboratori dotati di impianti tradizionali ed innovativi, non presenti in commercio, ma autoprodotti ad hoc in funzione delle esigenze specifiche della didattica, degli spazi e dei bisogni delle aziende. Buona parte dei simulatori presenti in tutto il settore elettrico, sono stati pensati e realizzati dal prof. Lucio Zilli che, dopo quarant’anni di insegnamento al Bearzi, ha lasciato un’importante e preziosa eredità.
IL VALORE DELLA PERSONA E LO SGUARDO RIVOLTO PERENNEMENTE AL FUTURO
Se da un lato per gli insegnanti è fondamentale seguire passo a passo la crescita individuale e personale di ogni studente e stimolarlo a “guardare in alto”, dall’altro la creazione dei laboratori è l’esempio concreto di come il Bearzi abbia sempre uno sguardo rivolto al futuro e a volte sia in grado di anticiparlo.
Il dialogo continuo con le aziende che avviene attraverso l’organizzazione e la gestione degli stage, effettuati presso le stesse, permette al centro di intercettare le tendenze non solo del momento, ma anche di quelle che si prospettano. “A livello di automazione industriale – come evidenzia l’Ing. Berini, – siamo gli unici in provincia di Udine e Pordenone ad avere questo corso professionale che ha molta ricaduta sulle aziende che operano nel settore costantemente alla ricerca sia di tecnici che facciano un’installazione, sia di operatori che realizzino poi effettivamente il prodotto.” Se parliamo invece di anticipare i tempi, il corso di domotica nato più di vent’anni fa quando ancora la stessa era vista come un qualcosa di costoso ed applicato ad ambienti di lusso, ne è un esempio. Di fatto, attualmente, con la spinta della transizione ecologica questo settore si associa anche all’installazione di impianti tecnologici a energia rinnovabile. Lo scambio di informazioni legato alle reti dati sarà alla base di qualsiasi livello di impianto per la gestione dell’energia di edifici e sistemi industriali, le quali saranno in grado, ad esempio, di ottimizzare i consumi ed evitare i blackout. In quest’ottica, dall’anno scorso, sono state introdotte anche una quarantina di ore di formazione sull’installazione di impianti fotovoltaici con la collaborazione della EDS di Durisotti Luca.
INSERIMENTO IMMEDIATO NEL MONDO DEL LAVORO MA ANCHE PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI
I dati parlano chiaro, oltre il 90% dei ragazzi che si iscrivono al Corso di formazione Professionale del settore elettrico prosegue gli studi per conseguire il diploma, professionale o tecnico. Merita quindi soffermarsi un momento ad analizzarne le motivazioni. In questo caso è stato esemplificativo il racconto di Daniele Vuaran, Insegnante di impianti elettrici e laboratorio e responsabile dell’organizzazione degli stage aziendali, che ha spiegato quali possono essere i passaggi che sollecitano i ragazzi a proseguire negli studi.
Elemento cruciale è la filosofia che al C.F.P. Bearzi chiamano “Intelligenza delle mani” che mira al trasferimento dei concetti attraverso l’esperienza in prima persona con l’idea di fondo che “se uno studente ha la possibilità di trasformare una teoria in realtà è più facile che se ne appassioni”. Soprattutto questo è quello che permette a molti studenti inizialmente votati al lavoro di rimotivarsi e decidere di proseguire gli studi. Alcuni invece decidono da subito di puntare ad intraprende il percorso professionale con la precisa l’intenzione di inserirsi presso un ITI e conseguire il diploma tecnico, per esempio, in meccatronica. Possibilità offerta anche presso lo stesso istituto Bearzi.
Un altro elemento che sicuramente incrementa la volontà di proseguire è dato dagli ambienti stimolanti e altamente qualificati che vengono scelti per gli stage.
Per quanto riguarda il settore elettrico, “i nostri ragazzi vanno nei migliori salotti di cablaggio e di automazione della regione, ad esempio a breve inizierà una collaborazione anche con la Fratelli Rossi che fa solo edilizia di qualità legata alla sostenibilità economica ed ecologica degli stabili”, evidenzia Vuaran. “Le aziende che vengono selezionate sono aziende che non si occupano di produzione in serie, ma permettono allo studente di avere più di uno stimolo attraverso la presa visione di scenari e situazioni di lavoro diversificate.
In classe, nei laboratori e anche durante i tirocini, i ragazzi sono costantemente affiancati dai tutor e l’apprendimento avviene in modo graduale affinché gli stessi non si demotivino.