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La mia esperienza al CFP
Ho scelto il CFP perché sono un ragazzo a cui viene più facile imparare attraverso la pratica piuttosto che attraverso lo studio. In più, fin da piccolo, sono appassionato di meccanica.
Il primo anno ho sperimentato tutti i settori dell’officina e questo mi ha permesso di scegliere con consapevolezza l’indirizzo “operatore saldocarpentiere”.
In seconda ho, quindi, approfondito le competenze tecniche negli ambiti della saldatura e tornitura. Quest’anno, invece, ci stiamo esercitando per il patentino di saldatura che ci servirà nel mondo del lavoro.
Sia lo scorso anno che quest’anno abbiamo fatto dei lunghi periodi di stage che ci hanno permesso di conoscere il mondo del lavoro e ci hanno aiutato a capire se il prossimo anno preferiamo continuare a studiare o siamo pronti per iniziare la nostra carriera lavorativa.
Di questi anni al CFP ricordo con nostalgia la gita a Pierabech che abbiamo fatto in prima quando ancora non ci conoscevamo bene tra compagni di classe e, grazie a quell’esperienza, ci siamo legati un po’ di più e le risate con i compagni di classe per i motivi più vari.
Dei formatori ho apprezzato il loro impegno nei nostri confronti e la loro disponibilità ad aiutarci quando ne avevamo bisogno.
Dal punto di vista della crescita personale, invece, sento di essere diventato molto più autonomo a svolgere i lavori che mi vengono assegnati ma anche nell’arrangiarmi a risolvere i problemi e le difficoltà della vita di tutti i giorni.
In conclusione, volendo stendere un bilancio di questi anni al CFP direi che si è trattato di un percorso istruttivo e stimolante sia dal punto di vista professionale che umano.