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“IMPEGNO E DETERMINAZIONE ……….. METTONO LE ALI” – Intervista a Nicola Pecile, l’astronauta friulano che ci porterà nello Spazio
- 29 Gennaio 2019
- Posted by: Giovanni Cassina
- Category: Varie Scuola Secondaria Oratorio Parrocchia Eventi

“Portare entro il 2020 le persone nello spazio con dei viaggi a pagamento e rendere le esplorazioni spaziali più accessibili”- Questo l’obbiettivo della Vrigin Galactic e del pilota friulano Nicola Pecile a cui si sono rivolti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Bearzi di Udine all’interno di un progetto internazionale FLL – Into Orbit coordinato dal professor Calderini che vede gli studenti impegnati nell’approfondire e proporre soluzioni innovative e tecnologiche legate al tema dello spazio.
Niccolò di 2b – Qual è stato il tuo percorso? “Dopo aver frequentato il Bertoni e il Malignani a Udine mi sono laureato in Scienze aeronautiche con un Master in Ingegneria astronautica alla Sapienza di Roma, ho svolto servizio nell’Aeronautica Militare Italiana per 20 anni, prima destinato alla linea Tornado FMk.3 Adv e poi come pilota sperimentale. Ritiratomi dall’aeronautica nel 2011, dal 2015 faccio parte della Virgin Galactic: a volerlo è stato lo stesso Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin”.
Maddalena di 2c – A quale progetto stai lavorando attualmente? “Stiamo sviluppando il sistema per voli sub-orbitali grazie al progetto SpaceShipTwo, che fornirà la possibilità a migliaia di persone di arrivare allo spazio, nonché di compiere missioni scientifiche di diversa natura”.
Pietro di 2c – Cosa si prova a far parte della storia? “Non vedo l’ora di poter osservare la terra dall’alto, la vista del nostro pianeta deve essere qualcosa di indescrivibilmente magnifico. Ho parlato con molti astronauti che hanno già vissuto questa esperienza e ognuno di loro sostiene che osservare la terra come un tutt’uno, quasi un oggetto sospeso nel vuoto, ti cambia davvero il senso di come vediamo molte cose nella vita. Penso che se ogni abitante della terra avesse la possibilità di vedere il nostro pianeta dall’alto, come unica fonte di tutto quello che siamo, conosciamo e abbiamo, forse vivremmo in un mondo migliore, magari con meno guerre, meno miseria, più cura per il nostro fragile ambiente naturale e un senso di appartenenza al cosmo che dovrebbe alimentare la positività interiore della nostra spiritualità. Espandere i propri orizzonti nello spazio farà bene all’intera umanità”.
Nicolò di 2a – Come funzioneranno questi volo? Quante persone potranno volare? “La navetta SpaceShipTwo viene portata in quota dall’aereo madre denominato WhiteKnightTwo, in grado di salire oltre i 15.000m, quota alla quale la navetta viene sganciata. SpaceShipTwo, dopo la salita a quote sub-orbitali propulsa con un motore a razzo dalle notevoli prestazioni, rientra e plana come un aliante dalla stessa pista da cui è decollata qualche ora prima insieme all’aereo madre. Vengono portati in quota 6 passeggeri oltre ai 2 piloti. Un biglietto per un passeggero costa al momento 250.000 dollari“.
Matteo di 2c – Quali gli ingredienti del tuo successo? “Prima o poi si incontrano sempre delle difficoltà e vi ritroverete soli ma la determinazione la capacità di credere sempre nei vostri sogni è fondamentale“.
Niccolò di 2b – Vorremmo proporre dei progetti legati alla presenza di molti rifiuti nello spazio. Sono un vero problema? “Da oltre 50 anni l’uomo ha abbandonato molti rifiuti in orbita di varie dimensioni ma che ruotando intorno alla Terra alla velocità di oltre 40.000 km/ora rappresentano un forte pericolo. Esiste un progetto di alcuni ragazzi italiani che promette lo sviluppo di astronavi spazzino capaci di recuperare questi oggetti“.
Maddalena di 2c – Cosa conta di più per riuscire a portare avanti progetti vincenti? “Al primo posto metterei la capacità di fare team e collaborare. Pensate che nel nostro progetto sono coinvolte più di 700 persone. Al secondo la formazione professionale molto importante e al terzo l’esperienza e la capacità di fare le cose che si può allenare solo con il tempo”
Simone di 2b – Un consiglio? “Segui la tua passione e credi sempre nei tuoi sogni restando però … con i piedi per terra”.
“Ancora un grosso ringraziamento ad una persona che speriamo di ritrovare in futuro nei libri di storia e che per noi già oggi è stata un esempio di umiltà e forza di volontà” conclude il professore Bertossio Daniele che si sta occupando del progetto con l’Istituto.
23 gennaio 2019